BiciSicura News - 1 Luglio
Quando convinzione e perseveranza portano ai risultati auspicati.
Il
contrasto del furto delle bici non dovrebbe essere una voglia che spunta col primo sole dell'estate. Dovrebbe essere invece un
programma pluriennale che va
portato avanti con convinzione e costanza da parte di tutte le parti coinvolte (Amministrazione, Polizia locale, Forze di Polizia, cittadini, operatori commerciali, associazioni).
Un buon esempio è costituito dalla città di Firenze, la cui Amministrazione ha creduto nel progetto "Targa la bici" del Registro Italiano Bici, a Firenze denominato
"Lamìbici",
e che nel corso degli ultimi anni ha promosso, seguito e gestito, sotto il coordinamento dell'
Ufficio Città Sicura, tale iniziativa con risultati brillanti in termini di
contenimento dei furti. In particolare in una città dove le bici di notte sono parcheggiate all'aperto per la oggettiva scarsità di garage e box interni alle abitazioni.
Un esempio per tutte quelle
città che, a differenza di Firenze, hanno promosso progetti diversi ad ogni cambio di giunta e, ancora peggio, ogni volta che è arrivata sul mercato
la soluzione tecnologica "definitiva".
Anche per il progetto di contrasto dei furti delle bici vale ciò che vale per quaslaisi altro progetto: guardando alla causa principale che ha prodotto il fallimento di un progetto,
si scopre come questa risieda non tanto nel tipo di soluzione adottata, che è pure importante, ma quanto nella
mancata o imperfetta esecuzione del piano operativo.
E su questo, noi italiani la sappiamo lunga...
Quindi, scegliamo una buona soluzione ma poi attuaiamola fino in fondo!
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