Il numero di biciclette registrate rappresenta un dato molto importante.
Infatti, più biciclette sono registrate e maggiore è la probabilità di trovarci una qualsiasi bici registrata e, pertanto, riferibile ad un proprietario certo.
Consapevoli di questo fatto, le Forze di Polizia non effettuano ricerche di bici recuperate in un registro bici di piccole dimensioni.

I giudizi sul servizio erogato da parte degli utenti rappresenta un dato fondamentale per valutare la qualità del servizio.
Ciascuno di noi, quando vuole fare un acquisto online, sceglie in base non solo alle caratteristiche funzionali del prodotto/servizio ma anche e soprattutto, in base alle recensioni o giudizi degli utenti.
Pubblicare le recensioni degli utenti significa anche avere la necessaria attenzione al grado di soddisfazione delle esigenze del cliente.
Nessun registro bici, ad eccezione del Registro Italiano Bici, oggi dispone di un servizio di recensione da parte degli utenti. Questa grave lacuna evidenzia chiaramente che il fornitore è attento solo alla vendita o conquista del nuovo cliente, per poi dimenticarsene.
Questo fatto spiega anche l'elevata mortalità dei registri bici in Italia.

Gestire e Pubblicare i dati relativi ai furti di bici marchiate e registrate signifca da un lato mettere a nudo la reale efficacia del sistema di contrasto al furto utilizzato e dall'altro gestire un costante feed-back coi propri utenti.
Tutti i registri bici, ad eccezione del Registro Italiano Bici, non sono in grado di esporre tali dati in quanto spesso non dispongono di feed-back col cliente e laddove qualche feed-back esiste non è così buono da essere pubblicato.

Gestire e Pubblicare i dati relativi alle biciclette complessivamente marchiate e registrate signifca non solo informare sul grado di diffusione della marcatura in oggetto, ma anche informare sul grado di consocenza della marcatura stessa.
Più un registro bici è diffuso e più è conosciuto dai cittadini e dalle Forze di Polizia. I primi spesso conoscendo il sistema si fanno carico di segnalare bici recuperate, mentre i secondi sanno dove andare a cercare il prorpietario di una bici appena recuperata. Il Registro Italiano Bici è il registro bici più conosciuto non solo in Italia ma anche in Europa, dove ricopre la seconda posizione appena dietro al registro bici inglese.

Avere sempre a disposizione, gratuitamente, un operatore telefonico in grado di aiutarti in ogni situazione (furto della bici, come effettuare il marcaggio, quali foto pubblicare, come tentare di ritrovare subito ala bici appena rubata, ecc.) ha un valore inestimabile.
È vero. Si può fare tutto via web o app. Ma hai presente come ti puoi sentire non appena scopri che la tua bici è stata rubata? Cosa fare? quale indirizzo web contattare, ricordare lo username e la password per entrare nel proprio profilo, trovare il link per segnalare il furto, quali informazioni inserire e dove reperirle? La quasi totalità delle persone, in tale situazione e di fronte a tutte queste problematiche, è normale che vada il tilt. Non solo, ma spesso, non riesce neppure a segnalare il furto immediatamente e quindi annulla la possibilità di recuperare subito la bici appena rubata. Avere un numero di telefono da consultare immediatamente è la cosa più semplice ed immediata.
Solo il Registro Italiano Bici ti offre questa possibilità.

Proteggere la bici dal furto non significa semplicemente dotarla di un buon antifurto. Si tratta anche e soprattutto di conoscere come operano i ladri di bici in modo da rendere loro la vita più difficile.
Per fornirti l'adeguata conoscenza delle tecniche e degli accorgimenti utili a contrastare efficacemente il furto della tua bici, il Registro Italiano Bici ti mette a disposizione, gratuitamente, oltre 50 video tutorial, che affrontano la problematica da diversi punti di vista. Addirittura il Registro Italiano Bici ha creato la divisione RIB Education che ha il precipuo scopo di educare al contrasto del furto. Nessun altro registro bici in Italia ti fornisce formazione e consulenza di questo tipo, non disponendo dell'adeguata conoscenza del fenomeno furti.

il Registro Italiano Bici, fin dalla sua istituzione nel 2006, ha creato un canale Youtube dedicato alla formazione e all'educazione necessaria a proteggere al meglio la tua bici dal furto.
Il canale, denominato BiciSicura ha migliaia di iscritti che lo consultano quotidianamente.

Il Registro Italiano Bici è l'unico registro bici in Europa ad aver intrapreso la strada dell'intelligenza artificiale (IA) per erogare consulenza personalizzata ai nostri utenti. In alternativa alla consulenza telefonica gratuita, puoi chiedere aiuto al nostro sistema esperto, sempre disponibile, in grado di rispondere a numerose delle tue domande, soprattutto quelle più semplici.
Per le problematiche più complesse hai sempre a disposizione, 24 x 7, i nostri operatori, mentre per quelle di complessità inferiore potrai sempre richiedere il supporto del nostro sistema di intelligenza artificiale.

Il Registro Italiano Bici, fin dalla sua istituzione nel 2006, ha creato il BiciSicura Competence Center ovvero un centro di ricerca e studi sul contrasto dei furti delle biciclette.
I suoi obiettivi sono quelli di studiare, progettare ed individuare le migliori soluzioni tecniche ed organizzative in grado di ridurre drasticamente i furti di bici.
In collaborazione con altri centri di eccellenza internazionali, studia tutte le novità del settore e le opportunità create dalle moderne tecnologie allo scopo di aumentare l'efficacia del contrasto del furto delle bici.

Il Registro Italiano Bici ha attualmente in atto oltre 60 progetti di contrasto al furto delle bici con altrettante amministrazioni comunali. L'esperienza maturata in oltre 15 anni di consulenza e progettazione, fianco fianco con le amministrazioni comunali, fa del Registro Italiano Bici un partner unico nel panorama italiano, con una capacità progettuale che non ha confronti nel settore.

Il Registro Italiano Bici collabora da sempre con le associazioni ecologiste che promuovono la mobilità eco sostenibile, tra cui Fiab-onlus. Poiché l'utilizzo della bici in città ha due grandi nemici, quali la sicurezza stradale e il rischio di furto della bici, il RIB collabora con tutti gli attori che intendono rimuovere tali ostacoli. In particolare sul furto delle bici non può mancare il suo apporto essendo un'organizzazione che rappresenta un riferimento nazionale tra i più qualificati. In particolare con Fiab - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta sono stati fatti accordi di marcatura e registrazione delle bici per i loro soci a prezzi di costo e si sono lanciati assieme numerosi progetti di Bike to School per invogliare gli studenti ad andare a scuola in bici.

Il Registro Italiano Bici è stato il primo registro digitale delle biciclette ad operare in Italia con copertura nazionale a partire dal 2006.
In oltre 15 anni di operatività si è affermato come il primo registro italiano in grado di coprire la problematica dei furti di bici a 360 gradi. I suoi servizi vanno dalla marcatura e registrazione delle bici nel registro nazionale, a servizi di progettazione di sistemi di contrasto del furto per le amministrazioni comunali, dalla realizzazione di ciclo stazioni e parcheggi bici tra i più avanzati del settore alla progettazione e realizzazione di sistemi di geo-localizzazione per le Forze di Polizia.
Altri operatori sono entrati nel settore a partire dal 2019, che tuttavia si limitano alla sola offerta di un servizio di registrazione e di marcatura della bici, non disponendo delle economie di scala per crescere nelle aree complementari.

Il Registro Italiano Bici è tra i fondatori di AIPIB - Accademia Italiana Pattuglia In Bicicletta, nata nel 2017.
Lo scopo dell’associazione in via prioritaria, come da statuto, è quello di divulgare la formazione delle Pattuglie velomontate nei corpi di Polizia, affinché questo tipo di servizio venga svolto in sicurezza e con il massimo di efficacia nel controllo del territorio.
Il RIB ha compreso subito l'importanza del "poliziotto in bicicletta" per meglio risolvere alcune problematiche di sicurezza del territorio altrimenti non affrontabili. L'esperienza delle polizie statunitensi e canadesi sta a dimostrare i grandi vantaggi delle pattuglie velo montate. Numerosi sono i distretti di Polizia che hanno usufruito della formazione da parte di AIPIB, che dispone di istruttori qualificati e dotati di grande esperienza.

Il Registro Italiano Bici, sempre nell'ottica di coprire e risolvere la problematica dei furti di bici a 360 gradi, ha subito compreso che per ridurre i furti occorreva disincentivare l'acquisto di bici rubate.
Per fare ciò ha creato il circuito BUS - Bici Usato Sicuro, dove si possono vendere e comprare bici assolutamente "pulite", senza rischiare di incorrere in sanzioni penali per furto o ricettazione, rischiando fino a 6 anni di reclusione..
Solo avendo la bici registrata nel Registro Italiano Bici puoi garantire al compratore la legittima proprietà della bici stessa.

Il Registro Italiano Bici è l'unico registro, non solo in Italia ma anche in Europa, a garantire l'efficacia dei propri sistemi di protezione della bici dal furto. Infatti ogni prodotto è accompagnato dalla garanzia commerciale SOR -Soddisfatti o 100% Rimborsati, che ti rimborsa l'acquisto se ti viene rubata la bici nel primo anno.
Questa garanzia, unica, deriva dal fatto che i sistemi di protezione del Registro Italiano Bici hanno un'efficacia sperimentata e verificata sul campo. Pertanto il primo a fidarsi del prodotto è il Registro Italiano Bici stesso.

Il Registro Italiano Bici, fin dalla sua nascita nel 2006, si è sempre impegnato, assieme alle associazioni ambientali e ciclistiche, a favorire lo sviluppo della ciclabilità nelle città riducendone le resistenze.
Come è noto, la seconda causa del non utilizzo della bici in città è proprio la paura del furto. E proprio su questo terreno, il Registro Italiano Bici quale centro di competenza europeo, destina, ogni anno, parte dei suoi ricavi per aiutare le varie associazioni a combattere tale paura attraverso promozioni gratuite. Tra queste, una campagna di grande successo è stata ed è A scuola con BiciSicura", che intende favorire il cosiddetto bike to scool ovvero l'uso della bici da parte degli studenti per raggiungere la propria scuola, riducendo drasticamente il furto delle bici (e gli ingorghi di auto davanti alle scuole, ndr).
Numerose scuole si sono attivate tra cui la più recente il liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia.

Il Registro Italiano Bici, quale primo e più grande registro digitale nazionale delle bici in Italia, è stato ricosnociuto dalle Forze di Polizia quale interlocutore affidabile nella fornitura dei dati di proprietà delle bici in esso registrate.
Questo importante riconoscimento deriva anche dal fatto che il Registro Italiano Bici è l'unico a fornire un accesso telefonico tramite numero verde gratuito 24 x 7 ad uso delle centrali operative delle Forze di Polizia stesse.

Le campagne di marchiatura e registrazione delle bici di maggior successo sono quelle gestite in prima persona dalle Forze di Polizia. In particolare la polizia locale oltre ad essere ben conosciuta dai cittadini è anche l'organizzazione più sensibile ai furti e in grado di intervenire direttamente contro i ladri di biciclette.
Numerose sono le iniziative del Registro Italiano Bici condotte in collaborazione stretta con la polizia locale di importanti città italiane, tra cui, Firenze, Modena, Alessandria, solo per citare quelle più consolidate/span>.

La gestione della Privacy (GDPR) e del tracciamento utente (Cookie Policy) del Registro Italiano Bici , non solo sono totalmente conformi alla normativa europea, presentando addirittura tre livelli di riservatezza personalizzabili da parte dell'utente, ma prevedono anche l'oscuramento del profilo finché la bici non venga rubata.
Questo significa che, se l'utente lo richiede, nessuno di coloro che ha accesso all'area riservata del Registro Italiano Bici (forze dell'ordine, polizia locale, amministrazioni comunali) può vedere i dati del proprietario di una bici specifica, fino a quando la bici non venga dichiarata rubata.
Una garanzia in più per i nostri utenti che non vogliono essere tracciati attraverso il codice marcato sulla bici, che potrebbe venire anche utilizzato per elevare contravvenzioni al codice della strada o per indagini varie.

Il Registro Italiano Bici, per proprio statuto, ha scelto di utilizzare i canali di contatto con i propri utenti solo per migliorare i servizi offerti. Pertanto è bandita da sempre qualsiasi forma di pubblicità e promozione, occulta o palese, di prodotti di terze parti.
Quindi, al cliente che si registra gratuitamente o attraverso l'acquisto di un kit di marcatura non verrà mai proposta una particolare polizza assicurativa, o marca di bicicletta o altro.
E, in particolare, la nostra gestione della Privacy (GDPR) e del tracciamento utente (Cookie Policy), sono le più strettamente allineate alla normativa europea, presentano addirittura tre livelli di riservatezza personalizzabili da parte dell'utente.

La registrazione gratuita della bici è un servizio presente in tutti i registri bici in Italia. Si tratta di un primo livello di sicurezza, che non ha efficacia nel ridurre la probabilità di furto della bici ma ha qualche effetto sul recupero allorquando la bici venisse rubata.
Tale servizio non prevede la marcatura univoca della bici, ma semplicemente la sua registrazione con foto e numero di telaio, se esiste (circa 60% dei casi) e se è univoco (circa 20% dei casi).
L'importante tuttavia è non illudere che con tale registrazione venga protetta la bici dal furto perché così non è. Aumenta solo la probabilità di recupero in caso di furto.

Il marcaggio della bici è un'operazione che ha lo scopo di rendere unica quella bici a parità di lotto di produzione (spesso il numero di telaio identifica proprio questo dato). Solo leggendo la marcatura le Forze di Polizia sono in grado di associarla al suo legittimo proprietario registrato.
Esistono poi diversi sistemi di marcaggio con funzionalità e costi diversificati. Per un elenco dettagliato rimandiamo alla pagina Sistemi di marcatura che non funzionano e sistemi che funzionano.
La marcatura prevede sempre di apporre sulla bici una segnalazione che avvisa il ladro che la bici è registrata ovvero che ha un proprietario legalmente riconosciuto.
È proprio questo l'elemento che crea l'effetto deterrenza in quanto il ladro sa bene che rubando una bici anonima non rischia praticamente nulla mentre rubando una bici marchiata e registrata rischia fino a 6 anni di reclusione.

La registrazione della bici effettuata contattando telefonicamente un operatore, se da un lato non è essenziale per l'utente che sa destreggiarsi con i vari strumenti informatici (PC, smartphone, Tablet, ecc.), risulta invece fondamentale per chi non dispone di tali abilità. Il Registro Italiano Bici, come invece accade per altri registri bici, non nasce per soddisfare solo le esigenze di registrazione della bici di persone giovani, super esperte di tecnologia e che vanno in giro con bici da 2-3 mila Euro. È invece il registro progettato per tutti i ciclisti, giovani e meno giovani, con bici lussuose ma anche con bici di basso valore ma che comunque fanno umilmente il loro lavoro di favorire gli spostamenti in città.
Solo il Registro Italiano Bici offre questa possibilità, unitamente, per chi lo desidera, agli altri sistemi di registrazione tecnologicamente più avanzati.

Qualsiasi bici può venire marcata e registrata nel Registro Italiano Bici. Tuttavia la proprietà della stessa è attestabile da un'autodichiarazione, caso più frequente per le bici usate, o da un CdP – Certificato di Proprietà (caso frequente per bici nuove).
Il Registro Italiano Bici è l'unico registro bici che, in presenza di dati certi relativi al venditore quali codice fiscale, sede legale, fattura o scontrino di acquisto, ha la possibilità di emettere un certificato di prorpeità detto anche CdP.
Tale Certificato ha validità legale davanti al giudice, superando alcuni limiti dell'auto-dichiarazione.

Il Registro Italiano Bici dispone di tutti i più diffusi sistemi di marcaggio della bici. Tuttavia, alcuni di questi, pur dotati di forti appeal tecnologici, non sono efficaci nella pratica ( i sistemi che non funzionano).
Per tale motivo, il Registro Italiano Bici, avendoli testati tutti sul campo, è in grado di proporre sistemi di marcaggio della bici che funzionano a tal punto da garantirli.

L'utilizzo dei chip elettronici RFID e NFC, tipo quelli alloggiati sulle nuove carte di credito contact-less, per identificare la bici univocamente sono da tempo disponibili sul mercato. Il Registro Italiano Bici li utilizza per applicazioni speciali, quali ad esempio, le ciclostazioni e i parcheggi automatizzati.
Laddove la bicicletta non abbia la necessità di essere autorizzata per entrare e uscire da un parcheggio bici, l'identificazione mediante chip diventa un sistema poco efficace, in quanto le Forze di Polizia non dispongono di scanner atti a rilevare i codici inseriti in tali chip.
Nonostante questo limite, i chip possono essere comunque utilizzati, ma sempre in aggiunta al classico marcaggio e mai da soli.

Esistono da tempo sistemi di punzonatura a percussione in grado imprimere nel telaio della bici dei codici univoci. Ma si tratta di sistemi assai poco diffusi per i loro grandi limiti ( tutta la verità sulla micro-punzonatura meccanica).
Il Registro Italiano Bici, per tutti coloro che vogliono un numero punzonato sul telaio della propria bici, offre una punzonatura chimica, che viene applicata senza bisogno di impianti speciali. È lo stesso utente che si punzona la bici mediante un kit speciale, che riceve a casa, contenente un liquido in grado di abradere l'acciaio unitamente ad altri componenti.

Quando le Forze di Polizia si impegnano in prima persona a marcare e registrare le bici dei cittadini, significa che si fidano del sistema e del registro che stanno utilizzando.
Solo il Registro Italiano Bici è entrato nella fiducia delle Forze di Polizia ed è stato recepito come partner.
Ci sarà un motivo?

Cosa significa refreshing dello stato della bici? Significa che non di rado capita che uno registra la bici e dopo qualche tempo la vende o la permuta e si dimentica di segnalare la dismissione della bici. Questo fatto crea due proprietari della bici: il vecchio proprietario, che in realtà ha perso tale titolo ma non ha informato il registro, e il nuovo proprietario che è colui che sta usando la bici. In tale situazione, frequente, il registro non serve più a nulla!
Ecco perché il Registro Italiano Bici, unico nel settore, contatta periodicamente gli utenti registrati per richiedere se non è intervenuta una modifica nel titolo di proprietà.

Come nel caso di refreshing dello stato della bici, anche i riferimenti anagrafici del proprietario possono cambiare (trasloco, cambio scheda telefonica, cambio email, ecc.) senza che il proprietario si ricordi di segnalarlo sul suo profilo.
Gli rubano la bici, le Forze di Polizia la ritrovano e lo contattano ad un numero di telefono che non è attivo. Che bella figura per il registro! Dopo alcuni casi di questo genere, il passaparola fa il resto. E il registro non viene più consultato perché riporta dati non aggiornati. Anche in questo caso, il Registro Italiano Bici è l'unico a contattare periodicamente l'utente per chiedere se qualche variazione ai dati anagrafici sia intervenuta.

Disporre di statistiche sui furti di bici complessivi in Italia non è facile. Purtroppo solo circa il 20% di chi ha subito il furto della bici (anonima) lo denuncia poiché la probabilità di recuperarla è tendente a zero. Si possono tuttavia stimare moltiplicando i dati delle questure per 5. In Italia siamo attorno al milione di bici rubate all'anno.
Fornire però l'entità dei furti subiti dalle bici registrate in un registro, con relative statistiche anche dei recuperi, può essere fatto dal registro stesso con assoluta precisione.
Ebbene, solo il Registro Italiano Bici fornisce tali statistiche, addirittura in tempo reale, potendo variare nel tempo per effetto di situazioni particolari (vedi lockdown per effetto del Covid). Può darsi forse che gli altri registri non dispongano di questi dati oppure che non convenga loro pubblicarli?

Il Registro Italiano Bici è in grado anche di pubblicare la mappa dei furti, segnalati al registro, nelle varie città, fornendo ai cittadini e alle Forze di Polizia un panorama sulle zone più "calde" della città.
Per le Forze di Polizia, spesso, tali mappature risultano utili per approntare dei mirati interventi di contrasto.

In più del 20% dei casi, chi ha subito il furto della bici, contattando immediatamente l'operatore telefonico del Registro Italiano Bici è in grado di recuperare subito la bici.
L'esperienza pluriennale del Registro Italiano Bici permette infatti di conoscere il comportamento medio dei ladri dopo il furto di una bici. E questa conoscenza fa sì che l'operatore possa aiutare a ritrovare subito la bici.
Purtroppo gli altri registri non dispongono di un numero telefonico con operatore, 24 x 7 e pertanto chi subisce il furto della bici si deve arrangiare.

Alcuni registri, pensano di salvare le apparenze, pubblicando un numero di telefono al quale non risponde mai nessuno o al massimo risponde un venditore.
Ma la vera assistenza all'utente si fa con un numero telefonico a cui rispondono più operatori competenti e preparati, non solo negli orari d'ufficio, ma in modo continuato, 24 x 7.

Potete immaginare la centrale operativa dei carabinieri, della polizia di stato o della polizia locale, subissata costantemente di chiamate, che avendo al telefono un agente che ha fermato un tale con una bici sospetta, sta al telefono mezz'ora per parlare con un commerciale, se va bene?
Il Registro Italiano Bici evade decine di chiamate ogni giorno, a qualsiasi ora, di Forze di Polizia che chiedono di conoscere il titolare di una bici sospetta.
E può farlo solo perché le sue economie di scala permettono di disporre di operatori in modalità 24 x 7, con numero verde.

Il già citato numero verde del Registro Italiano Bici è l'unico mezzo per poter comunicare con le Forze di Polizia, che non possono, per procedure interne, né accedere a siti web, né utilizzare app, né chiamare numeri telefonici a pagamento.
Se la chiamata gratuita (leggi numero verde), a un'organizzazione conosciuta e affermata (leggi Registro Italiano Bici), è in grado di fornire informazioni certe sulla titolarità di una bici appena recuperata o fermata, le Forze di Polizia si attivano sicuramente. Lo possiamo dimostrare ogni giorno.

Al giorno d'oggi, molti di noi sono più abituati a comunicare usando le chat più diffuse, tra cui WhatsApp e Telegram, per chiedere informazioni sulla protezione della bici dal furto.
Non si tratta però banalmente di attivare un numero WhatsApp o Telegram su un telefonino. Ma bisogna che ci siano operatori preparati che presidiano le chat degli utenti o semplicemente di chi vuole informazioni.
Inutile dire che potete fare una prova e contattare il Registro Italiano Bici via chat e vedere cosa succede. Normalmente riceverete una risposta entro pochi minuti.

Il maggior numero di recuperi di bici marchiate e registrate viene fatto entro 2-3 ore dal furto. Questo perché il ladro, nelle prime ore dopo il furto, ha bisogno spesso di organizzarsi e quindi è più vulnerabile (si sposta con la bici rubata, cerca subito di piazzarla, ecc.).
Ma come fanno le Forze di Polizia a sapere che una bici è stata appena rubata? Aspettano di vedere la denuncia che, magari, non verrà mai fatta o che si confonde assieme a centinaia di altre denunce di furto e scippo?
Lo possono sapere solo se un'organizzazione nota e affidabile, glielo comunica per i canali ufficiali e pertanto c'è qualcuno di loro che si attiva prontamente.
Questo è quanto fa il Registro Italiano Bici non appena riceve dall'utente la segnalazione di furto della bici.

Il Registro Italiano Bici riceve giornalmente richieste da parte di magistrati inquirenti, di comandi di Forze di Polizia, di compagnie di assicurazione, volte ad accertare la titolarità di una bici oggetto di indagine.
Può trattarsi un incidente grave, di una falsa assicurazione o di una perquisizione. A chi chiedere tali informazioni se non al Registro Italiano Bici che ha un servizio dedicato a questo?

É ampiamente noto che le bici oggetto di furto, a partire da un certo valore commerciale, spesso finiscono per essere offerte sui siti web di vendita di bici usate.
Proprio per cercare di individuarle, il Registro Italiano Bici si è servito dell'intelligenza artificiale per sviluppare un servizio, denominato Bike Web Finder, che passa in rassegna i principali siti di vendita di oggetti e bici d'occasione, alla ricerca di bici segnalate come rubate.
É altresì chiaro che più dati sulla bici sono disponibili e più la ricerca ha probabilità di riuscita. Una volta individuata la bici, seguono le verifiche e gli accertamenti del caso che, una volta risultati positivi, il tutto passa alla competenza della Polizia Postale.

Il nostro Codice Civile (art. 1161 e segg.), nel caso di un bene (una bici, un orologio, un telefonino, una borsa, ecc) ritrovato da un privato cittadino, prevede che il legittimo proprietario riconosca al ritrovatore un premio che, per prassi, si aggira attorno al 10% del valore commerciale del bene.
Il Registro Italiano Bici, in caso di ritrovamento di una bici da parte di un privato cittadino, riconosce a quest'ultimo un premio che può arrivare fino a 20 Euro, eventualmente integrabili dal proprietario.

Il Registro Italiano Bici ha istituito, già da alcuni anni, il circuito denominato BikeWatching. Si tratta di una comunità di utenti, comprendente anche alcune Forze di Polizia, o di privati cittadini, che offrono gratuitamente la loro disponibilità a segnalare al Registro Italiano Bici, mediante apposita applicazione, una bici sospetta, di cui hanno ricevuto la scheda completa di furto. Ovviamente, nel pieno rispetto della Privacy, sono trasmessi solo i dati della bici e non certo quelli personali del proprietario.
É un servizio che si è dimostrato molto utile in quanto, attivato immediatamente dopo la segnalazione di furto, consente la ricerca nelle prime 24/48 ore dal furto, che sono quelle più decisive per il recupero.

Il Registro Italiano Bici, attraverso il suo BiciSicura Competence Center, intrattiene in maniera continuativa rapporti con altri importanti registri bici europei ed internazionali.
In particolare, la collaborazione col mondo anglosassone, quello scandinavo, quello americano e canadese ha portato a condividere approcci e soluzioni diventate poi lo standard de facto nel contrasto del furto delle bici.

Il Registro Italiano Bici, attraverso la sua divisione progetti e progetti speciali, dispone di un'offerta molto qualificata nell'ambito della realizzazione di ciclo stazioni e parcheggi automatizzati di biciclette.
Con il termine Bicinstazione® si intende proprio una piattaforma che ha conseguito importanti premi e riconoscimenti anche a livello internazionale per la sua affidabilità, sicurezza e modularità.
Vedi alcune importanti realizzazioni.

Chi può progettare le specifiche tecniche di un buon antifurto meccanico o elettronico per bici se non chi conosce a fondo tutte le tecniche e gli strumenti usati dai ladri di bici di professione?
Il Registro Italiano Bici studia e pubblica, con regolarità, specifiche tecniche che vengono adottate anche da importanti costruttori del settore antifurto.
In particolare è in atto la partnership con due importanti costruttori di antifurto con sede in Cina, che forniscono altresì la gran parte dei distributori di antifurto, anche quelli contraddistinti da altri marchi.

Come elemento importante nel processo di contrasto del furto delle bici troviamo, ovviamente, la rastrelliera o blocca bici.
Il Registro Italiano Bici ha progettato rastrelliere che garantiscono la massima sicurezza nel settore, dotate di accorgimenti che sembrano banali ma che fanno in realtà la differenza.

Nel 2011, quando ancora nessuno parlava di localizzatori satellitari da impiantare nelle bici, il Registro Italiano Bici ha lanciato per le sole Forze di Polizia il progetto Bici Esca.
Si tratta di dotare le Forze di Polizia di una o più bici, con un localizzatore satellitare nascosto, che permette di segnalare immediatamente qualsiasi furto o tentativo di furto della bici.
Diverse questure italiane hanno adottato la Bici Esca con significativi risultati.
Tali localizzatori, che si sono evoluti nel tempo in funzione delle nuove tecnologie disponibili, sono ideali per organizzare un appostamento da parte delle Forze di Polizia, mentre presentano ancora qualche problema normativo se utilizzate dai privati cittadini per la propria bici.