Evitare il furto con un piccolo accorgimento: la marcatura della bici

Ecco ciò che evidenziano le migliaia di dati sui furti di bici, accumulati in oltre 15 anni dal Registro Italiano Bici (RIB) (08/07/2021)

Sommario (Abstract)

In questo articolo, viene messo bene in evidenza il rapporto che intercorre tra il rischio di furto della bici e il valore dell'antifurto meccanico utilizzato.
E questa potrebbe essere la scoperta dell'acqua calda.
La relazione invece che intercorre tra il numero di furti e la marcatura della bici, in presenza sempre di antifurto meccanico e desunta dall'enorme mole di dati presente nel Registro Italiano Bici, può lasciare sbalorditi. Dotando la bici di un buon antifurto meccanico (10-12% del valore della bici), si ottengono riduzioni del numero di furti impressionati.
Da 6 furti su cento bici dotate di un ottimo antifurto ma senza marchiatura, si scende a 2 furti su 1.000, in presenza anche di marchiatura della bici. È evidente pertanto l'importanza di marchiare la bici per ridurre drasticamente le possibilità di furto. Non entriamo qui nel merito del tipo di marchiatura e dell'entità che la emette. Ci basta dire che questi presentati sono i dati del Registro Italiano Bici e che le marchiature non sono tutte uguali.
Riguardo invece al perché la marchiatura riduca drasticamente i furti vi invitiamo a guardare il video "come evitare il furto della bici nel 2021", che si addentra anche nei risvolti psicologici riguardanti il ladro, che raramente è uno sprovveduto.

Antifurto e marcatura della bici

L'ANALISI COMPIUTA SUI DATI DEI FURTI PRESENTI NELLA PIÙ GRANDE BANCA DATI ITALIANA DI BICI EVIDENZIA UN FENOMENO CHE, PURTROPPO, I TANTI LUOGHI COMUNI NON RIESCONO AD INTERCETTARE, OVVERO L'EFFICACIA DELLA MARCATURA.

Premessa

La variabile di riferimento è il valore economico della bicicletta rapportato al valore economico dell'antifurto utilizzato per metterla in sicurezza.
È ampiamente noto quanto l'italiano sia parsimonioso quando si tratta di spendere dei soldi per la prevenzione. Mentre in Germania, Francia e Olanda, per fare un esempio, il ciclista spende mediamente attorno al 6/8% del valore della bici per l'acquisto di un antifurto, in Italia, da stime del RIB, siamo invece attorno ad una media del 3%. Questo significa che per una bici da 400 Euro, in Germania si spendono circa 30-35 Euro mentre in Italia si spendono 10-12 Euro.
Tale situazione è tuttavia in fase di miglioramento a causa della riscoperta della bici come mezzo di spostamento in periodi di lockdown ed in particolare a seguito degli incentivi governativi all'acquisto di bici e monopattini del 2020.
L'aumento vorticoso dei furti a seguito del maggior numero di bici in circolazione, mediamente di valore più elevato che in passato, ha infatti incrementato anche la spesa per l'antifurto meccanico che, in Italia, si sta avvicinando al 4/5% del valore economico della bicicletta.

I dati e le loro correlazioni

Se osserviamo il grafico sopra presentato, risultato dell'estrazione, degli incroci di dati e della relativa analisi compiuti dagli esperti dal Centro di Competenza del Registro Italiano Bici, risultano evidenti alcune correlazioni.
Prendiamo la linea gialla che indica quanto i furti diminuiscano in funzione del prezzo dell'antifurto, senza usare alcuna marchiatura della bici.

  • Su 100 ciclisti che spendono all'incirca l'1% del valore della bici in antifurto, 18 subiscono il furto il primo anno.
  • Mentre sono 16 coloro che hanno subito il furto avendo speso circa il 5%
  • Solo 6 ciclisti su cento che hanno speso più del 12% del valore della bici in antifurto hanno invece subito il furto
Quindi la relazione tra spesa in antifurto meccanico e numero di furti è ben evidente. Più si spende e meno furti si subiscono. Il rapporto tra chi spende meno in assoluto e chi spende di più è una riduzione dei furti di tre volte, da 18 a 6.

Ora invece, prendiamo in considerazione la linea rossa che indica quanto i furti diminuiscano in funzione dell'aumento del prezzo dell'antifurto, ma con l'utilizzo marchiatura della bici.

  • Su 100 ciclisti che spendono all'incirca l'1% del valore della bici in antifurto, 10 subiscono il furto il primo anno. Ovvero la marcatura dal costo di circa 10 Euro, quasi dimezza la possibilità di furto
  • Con la stessa spesa in marcatura e un antifurto del valore di circa il 5% del valore della bici, i furto si riducono dal 16% al 6%. Una riduzione di quasi tre volte.
  • Se poi prendiamo in considerazione una spesa in antifurto attorno al 12% del valore della bici e con marchiatura, i furti da 6 su 100 arrivano a 2 su 1.000.

Prime conclusioni

Comprare un buon antifurto è sicuramente il primo investimento da fare per proteggere la bici dal furto.
Tuttavia, come evidenziato dal grafico, semplicemente aggiungendo all'antifurto meccanico la marchiatura della bici, si ottengono riduzioni del furto che vanno da un minimo del 50% fino ad un massimo del 97%.
Ovviamente, più la bicicletta aumenta di valore economico l'accoppiata antifurto meccanico adeguato e marchiatura diventa vincente.
È chiaro che quando parliamo di marchiatura della bici vanno fatte molte distinzioni. Non è da pensare che mettendo un semplice adesivo sulla bici con qualche segno di riconoscimento io riesca ad ottenere la riduzione dei furti, in presenza di antifurto meccanico. La marchiatura deve essere conosciuta e l'organizzazione che ne attesta l'autenticità e la veridicità della correlazione bici-legittimo proprietario, ovvero il registro bici che l'ha emessa, deve avere l'adeguata autorevolezza che deriva solo da tanti anni di presenza nel mercato, da serietà e professionalità avvalorate sul campo da centinaia di migliaia di utenti e di forze di polizia coinvolte.
Tutti elementi questi che portano ad un unico registro bici in Italia.

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